Atari 400

Atari entra nel mercato degli home computer 8-bit

L'Atari 400 è un home computer a 8-bit annunciato insieme al fratello maggiore Atari 800 nel dicembre del 1978, presentato al CES di Las Vegas nel gennaio del 1979 ed entrato in produzione verso la fine dell'anno.
Atari aveva subito cominciato a sviluppare il successore della console VCS, prodotta nel 1977, con l'intento di rilasciare la nuova piattaforma hardware quando, inevitabilmente, il VCS avrebbe mostrato i propri limiti ed esaurito il proprio ciclo di vita, stimato in circa tre anni.

Atari Home Computer

Nel 1978, dopo che il fondatore Nolan Bushnell vendette l'Atari alla Warner Communications, il nuovo presidente Ray Kassar decise di cambiare strategia ed entrare nel nuovo mercato degli home computer. Il nuovo hardware sviluppato dalla "Cyan Engineering", il team che aveva creato il VCS e che annoverava anche Jay Miner (il futuro progettista dell'Amiga), sarebbe servito come base per due nuove macchine, due computer destinati all'uso domestico per competere con Apple II, Tandy TRS-80 e Commodore PET.

L'Atari 400, con il nome di progetto "Candy", era la versione più economica, un ibrido fra home computer e console, mentre l'Atari 800, battezzato "Colleen", andava ad occupare la fascia alta dell'offerta.
Le differenze principali fra i due computer Atari sono la quantità di memoria, il tipo di tastiera e l'espandibilità. La tastiera dell'Atari 400 è del tipo a membrana, che non brilla certo per qualità ed usabilità.
Il suo design caratteristico, però, è diventato in anni recenti un'icona vintage, tanto che un produttore giapponese di nome Niyari ha introdotto una tastiera usb che ne riproduce fedelmente la forma e il colore dei tasti, adattandola però ad un pc moderno.

Hardware pensato per i videogame

La dotazione di RAM prevista inizialmente per l'Atari 400 era di soli 4Kb (particolare da cui deriva il nome), portati poi a 8Kb quando entrò in produzione.
Il design del computer prevede un grosso telaio in alluminio che serviva a rispettare le rigide norme imposte dalla FCC (Federal Communications Commission) per limitare le interferenze al segnale televisivo. Ciò lo rendeva solido ma abbastanza costoso da produrre.
Nella parte superiore del case, l'Atari 400 presenta un coperchio che lascia accesso allo slot per le cartucce e sul frontale ci sono ben 4 porte joystick del classico tipo D-sub a 9pin (DE-9), standard introdotto da Atari con il VCS e che sarà largamente adottato nel corso degli anni '80.
L'unica uscita audio/video e un jack RF per il collegamento alla TV, mentre sull'Atari 800 è presente anche un'uscita video per un monitor dedicato.
Qui puoi scaricare il manuale in pdf dell'Atari 400.

Il microprocessore su cui è basata la famiglia di home computer Atari è il MOS Technology 6502B a 1,77Mhz, la stessa cpu adottata anche da Apple e Commodore, ma con una frequenza di clock superiore.
L'unico software presente in ROM era uno spartano "Notepad". Il BASIC era fornito su cartuccia, una speciale versione per la cpu 6502 realizzata da Atari (e non da Microsoft) per stare negli 8Kb. Giochi e programmi potevano anche essere caricati dal registratore a cassette Atari 410 o grazie al lettore di floppy disk Atari Drive 810.
Tra le tante periferiche disponibili ricordiamo anche la stampate a 80 colonne Atari 825, il kit Atari Communicator con modem e accoppiatore acustico, l'espansione per la RAM fino a 48Kb.
La "B Key 400" e’ invece un pezzo non originale Atari che andava a sostituire la tastiera a membrana dell’Atari 400.

Per la prima volta in un home computer vengono utilizzati dei coprocessori per la grafica ed il sonoro, cioè dei chip dedicati che sgravano il carico della cpu ed eseguono speciali funzioni in modo più efficiente.
Questi coprocessori sono: l'ANTIC (Alpha-Numeric Television Interface Circuit), per la generazione del segnale video, il GTIA (Graphic Television Interface Adaptor) per la gestione degli sprite ("Player/Missile Graphics", secondo la denominazione di Atari) e del rilevamento delle collisioni e POKEY, il chip audio a 4 canali, quasi al livello del futuro SID del Commodore 64.

Il coprocessore grafico GTIA era sicuramente il chip più avanzato che dotava l'Atari 400/800 di prestazioni notevolmente superiori con i videogames. L'Atari 400 era una macchina da gioco migliore non solo rispetto alla console VCS di precedente generazione ma anche rispetto ai ben più costosi computer della concorrenza che non potevano contare sull'hardware dedicato alla gestione degli sprite.

Le cartucce del VCS sono compatibili?

I computer Atari NON sono retrocompatibili con le cartucce del VCS/Atari 2600, poichè l'hardware della console di precedente generazione è completamente differente. L'Atari 400/800 NON è compatibile neanche con le cartucce dell'Atari 5200, sebbene condivida la stessa piattaforma.

Sull'Atari 400 funzionano tutti i giochi per computer 400/800/XL/XE?

I computer 8-bit Atari condividono la stessa piattaforma hardware, è solo la dotazione di RAM a fare la differenza. Con l'espansione di memoria a 48kb, l'Atari 400 è perfettamente in grado di far girare la maggior parte dei giochi prodotti.

Giochi

Star Raiders è uno dei più significativi giochi per Atari 400/800, uno sparatutto in soggettiva molto innovativo per l'epoca, che può essere considerato un precursore di Elite. Alcune eccellenti conversioni di giochi arcade mettevano in luce le superiori caratteristiche grafiche e sonore del computer Atari, in particolare vanno ricordati Jawbreaker (un clone di Pac-Man) e Frogger, programmati da John Harris per la Sierra On-Line.
La storia del geniale programmatore alla prese con la conversione di videogiochi per l'Atari 400/800 è raccontata in un capitolo del libro "Hackers" di Steven Levy.
Possiamo rigiocare i migliori giochi per Atari 400 (e gli altri computer della famiglia Atari 8-bit) grazie all'emulatore Altirra per pc Windows.
Se volete emulare l'Atari 400 su un dispositivo Android scaricate l'app Colleen .

L'Atari 400 fu lanciato al prezzo di $550, relativamente economico per il 1979. Fu leader di mercato fra il 1980 e il 1982, doppiando anche il fratello maggiore Atari 800.
Quando l'Atari 400 iniziò a subire la concorrenza del Commodore VIC-20, che aveva un costo notevolmente inferiore, il prezzo fu ribassato fino a scendere sui $200 nel 1982.
Fu solo con l'introduzione del Commodore 64 che gli home computer di Atari persero la supremazia tecnologica.

Quanto vale un Atari 400?

La prima generazione di home computer Atari a 8-bit rimase in produzione fino al 1983, anno in cui fece il proprio debutto la meno fortunata serie Atari XL.
Sono stati venduti complessivamente circa un milione di Atari 400, a testimonianza di un buon successo sul mercato. Non può essere considerato raro come home computer, nè presenta particolarità degne di nota che ne fanno lievitare la quotazione per i collezionisti. Però l'interesse storico dell'Atari 400 è fuori discussione per gli amanti dei retrocomputer. Come al solito, proviamo a stabilire il valore attuale di un Atari 400 in base al prezzo a cui si sono chiuse le aste su Ebay negli ultimi anni. Per un esemplare boxato, in buone condizioni e con accessori e giochi a corredo, diciamo che il prezzo di un Atari 400 è di circa €140.