Perché non condividere l'abbonamento Netflix

Conviene davvero? Quanto si risparmia? Quali sono i problemi da evitare? Guida alla condivisione dell'abbonamento Netflix con Together Price

Nonostante le news che di tanto in tanto minacciano la fine di questa pratica, l'account sharing di Netflix continua a funzionare come spiegato qui di seguito.

Come condividere Netflix

Netflix condiviso

Al costo di €15.99 al mese l'abbonamento Netflix Premium offre 4 account, cioè 4 dispositivi diversi possono collegarsi contemporaneamente e usufruire di diversi contenuti, anche in qualità ultraHD 4K. È una soluzione ottima per una famiglia numerosa che vuole godersi film e serie tv senza restrizioni.
Nella maggior parte dei casi, però, questo abbonamento a Netflix viene condiviso da amici o coinquilini che vogliono semplicemente risparmiare sui costi senza rinunciare al servizio.
Ricordiamo infatti che l’abbonamento base costa €7.99 ma è utilizzabile da un solo utente ed ha una qualità video limitata alla risoluzione standard, quindi il gioco non vale la candela.

Quattro amici possono suddividere il costo dell’abbonamento a Netflix Premium e goderselo al massimo della qualità per soli €4 al mese.
E allora dov’è il problema?
Il problema sta nel fatto che l’abbonamento viene comunque sottoscritto da un utente, quello che si impegna ufficialmente, mentre gli altri (amici, colleghi, coinquilini) non hanno nessun vincolo, fatta salva la fiducia che possiamo riporre in loro. Spesso fila tutto liscio per il primo mese, dopodiché il titolare dell’abbonamento è costretto letteralmente ad elemosinare i €4 dagli altri beneficiari.
La soluzione consiste semplicemente nel formalizzare questo accordo grazie ad una piattaforma online nata con lo scopo di condividere gli abbonamenti a servizi web in modo rapido e sicuro.

Condividere l'abbonamento Netflix con Together Price

Together Price è la soluzione ideale per chi vuole condividere l’abbonamento a Netflix Premium: è legale e consente un notevole risparmio.
Una volta registrati, abbiamo a disposizione due opzioni: possiamo condividere il nostro abbonamento o possiamo entrare a far parte di un gruppo già creato.

Entrare in un gruppo di condivisione Netflix

Unirsi ad un gruppo di condivisione già creato è l’opzione più semplice: basterà selezionare il servizio che ci interessa, nel nostro caso Netflix (ma Together Price consente di condividere anche altri abbonamenti, come ad esempio Spotify, Sky e Dazn) e scegliere una proposta dalla lista degli utenti che hanno condiviso il loro abbonamento.
A questo punto dobbiamo iscriverci al gruppo di condivisione e appena l’admin approva la richiesta non rimane che pagare la nostra quota per usufruire dell’abbonamento.

Come avrete notato il prezzo è leggermente più alto poichè ai €4 stimati inizialmente dobbiamo sommare anche la commissione di Together Price, per un totale di €4,49, in ogni caso conveniente.

Creare un gruppo di condivisione Netflix

Questa seconda opzione è meno immediata ma ha un duplice vantaggio: ci consente di risparmiare i costi di commissione e abbiamo il pieno controllo sulle opzioni di condivisione del nostro abbonamento a Netflix. L’unico requisito consiste appunto nell’aver già attivato a nostro nome un abbonamento a Netflix Premium; con una semplice procedura possiamo condividere il nostro account e rientrare parzialmente del costo grazie ad altri utenti che entreranno a far parte del nostro gruppo su Together Price.

La cosa interessante è che non siamo obbligati a condividere il nostro abbonamento Netflix con sconosciuti ma possiamo impostare il nostro gruppo come “privato” in modo che non sia visibile a tutti i gli utenti della piattaforma ma solo a quelli invitati da noi.
Le quote versate mensilmente dai membri del gruppo (joiner) confluiranno nel nostro portafoglio digitale (wallet) sulla piattaforma. Per trasferire il credito accumulato sul wallet è necessario associare un codice IBAN al proprio profilo, in modo da abilitare un accredito sul nostro conto corrente bancario… un po’ macchinoso a dire il vero, sarebbe stato molto più semplice con Paypal, peccato.

A parte questo aspetto,  i joiner sono vincolati ad effettuare i pagamenti attraverso la piattaforma e ciò garantisce sicurezza al sistema, infatti l’admin, che non paga commissioni, non ha alcun interesse a richiedere il pagamento su un canale alternativo.
Anche il joiner è tutelato e in caso di disservizi può chiedere un rimborso della propria quota.
Un altro punto a favore di Together Price è la gestione dinamica del gruppo, con i menbri che possono recedere in qualsiasi momento lasciando il posto libero ad altri utenti che vogliono condividere l'abbonamento dell'admin.

Problemi nella condivisione dell'abbonamento

Prima di condividere il proprio abbonamento Netflix è necessario prendere qualche piccola precauzione ed essere consapevoli dei problemi che si potrebbero verificare.
La prima cosa da chiarire è che stiamo condividendo il nostro account (mail e password) e che tutti i membri del gruppo lo utilizzeranno per loggarsi con gli stessi privilegi.
Per motivi di sicurezza, specialmente se stiamo creando un gruppo di condivisione pubblico, è altamente sconsigliato utilizzare la propria mail personale per sottoscrivere l’abbonamento a Netflix. Cerchiamo anche di utilizzare una password robusta che non sia utilizzata altrove. In parole povere, evitiamo di consegnare nella mani di sconosciuti delle credenziali del tipo: nome.cognome@gmail - 123456…

Un altro aspetto da tener ben presente è il numero massimo di dispositivi contemporaneamente collegati previsti dall’abbonamento Netflix (4 con l’abbonamento Premium), il numero massimo di profili che possono essere associati a ogni account e il numero effettivo di utenti che usufruiscono del servizio, magari in momenti diversi. Giocando su questo fatto, cioè sulla scarsa probabilità che tutti e quattro gli utenti del gruppo stiano contemporaneamente a guardare Netflix, può capitare che qualcuno, non so se definirlo più generoso o ingenuo, ceda le credenziali di accesso ad un altro amico facendosi promettere di non diffonderle e di utilizzarle solo in una determinata fascia oraria…
Il risultato di questa pratica potrebbe tradursi nel messaggio di errore di Netflix che ci avvisa del fatto che “Troppe persone stanno utilizzando il tuo account in questo momento”.

L’inconveniente si verifica quando l'account Netflix raggiunge il limite di visualizzazioni simultanee. Anche l’amministratore del gruppo, colui che paga direttamente Netflix, potrebbe trovarsi in questa spiacevole situazione a causa di qualche utente imbucato che utilizza il suo stesso account.
Come rimedio estremo esiste sempre la possibilità di sbattere fuori i furbi, disassociare i loro dispositivi e cambiare la password ma in questo caso non sarebbe più possibile condividere l’abbonamento Netflix su Together Price.
Il sistema di feedback sulla piattaforma serve proprio a scongiurare questa ipotesi.

Condividere l'abbonamento Netflix è legale?

Più si che no. Nell’era della sharing economy piattaforme come Together Price si limitano a far incontrare domanda e offerta. Nella sottoscrizione del servizio si ricorda semplicemente che Netflix consente la condivisione solo in ambito familiare… poi in pratica è possibile creare dei gruppi per condividere l’abbonamento anche con perfetti sconosciuti.
Netflix macina ricavi grazie al numero di sottoscrizioni in continuo aumento e di fatto tollera la condivisione degli account per non creare problemi e malumori fra i propri utenti.

AGGIORNAMENTO Gennaio 2021:
La fine degli account condivisi?
Spencer Neumann, il responsabile delle strategie finanziarie di Netflix ha dichiarato a più riprese di voler mettere un freno alla pratica di condividere le credenziali di accesso.
Nei giorni scorsi, per contrastare l'avanzata di Amazon Prime Video, Apple TV+ e Disney+, Netflix ha rinnovato la volontà di arginare la condivisione dell'abbonamento, fenomeno che sta diventando sempre più diffuso, addirittura il 31% degli utenti condivide l'abbonamento Netflix.

Non è chiaro però come Netflix intenda procedere per identificare gli utenti che condividono l'abbonamento e come riesca a distinguerli da un nucleo familiare, il cui unico limite è il numero di dispositivi connessi contemporaneamente. Probabilmente la dichiarazione di uno dei massimi dirigenti serve più a tranquillizzare gli azionisti che a dar seguito ad azioni concrete che si tradurrebbero in pubblicità negativa per il brand.