Alan Wake 2 mette a dura prova il tuo SSD NVMe a 2,7 GB/s
Alan Wake 2 non richiede solo mesh shaders, ma anche un SSD NVMe.
Alan Wake 2, il nuovo gioco di Remedy Entertainment, richiede un'unità SSD NVMe per una performance ottimale. Durante le sequenze del Mind Palace, il gioco raggiunge un throughput di 2,74 GB/s. Alan Wake 2 sfrutta anche le mesh shaders e il ray tracing in tempo reale, offrendo un alto grado di realismo. L'uso intensivo dell'SSD può causare un aumento della temperatura, ma non al punto di causare rallentamenti. Alcuni giochi, come Ratchet & Clank: Rift Apart e Portal Prelude RTX, richiedono anch'essi un'unità SSD per un'esperienza migliore.
Alan Wake 2 è l'ultimo gioco di Remedy Entertainment, uno sviluppatore la cui prestigiosa produzione include Control (2019) e i primi due titoli di Max Payne su PC e PS2. Come riportato da Compusemble nei test di benchmarking incorporati di seguito, Alan Wake 2 vanta un utilizzo incredibilmente elevato dello storage NVMe, che raggiunge un picco di 2,74 GB/s di throughput, in particolare durante le sequenze oniriche del Palazzo della Mente.
Come Control, anche Alan Wake 2 è diventato noto come un test per le moderne GPU in grado di supportare il ray tracing in tempo reale, ma va ancora oltre richiedendo mesh shaders in tutto il gioco, aggiungendo il supporto per il path tracing e puntando a un grado di realismo ancora più elevato come risultato.
Gli asset ad alta fedeltà di Alan Wake 2 possono mettere chiaramente sotto stress un'unità di storage, con la Gen 5 NVMe utilizzata nei test che raggiunge costantemente temperature ottimali elevate, anche se fortunatamente non nel range del throttling termico corretto. Questo è un effetto collaterale inevitabile del picco di 2,74 GB/s di throughput in lettura durante una transizione di scena. Il gioco mette anche costantemente sotto stress l'SSD con circa 1,6 GB/s di throughput.
In verità, Alan Wake non è l'unico gioco del suo genere che richiede più o meno un SSD NVMe per un'esperienza fluida. I titoli con supporto DirectStorage e RTX I/O sono anch'essi basati sullo storage di prossima generazione come aspettativa, non come un'aggiunta successiva. Tra i recenti titoli principali che utilizzano queste tecnologie troviamo Ratchet & Clank: Rift Apart e Portal Prelude RTX.
Fortunatamente, per gli utenti che non dispongono di un NVMe e in particolare di un SSD, la maggior parte dei giochi non richiede affatto un SSD. Tuttavia, anche se il gioco non è ottimizzato per gli SSD, utilizzarne uno migliorerà significativamente i tempi di caricamento.
E se un gioco supporta DirectStorage e raccomanda un SSD come requisito... è molto probabile che tu voglia seguire quel consiglio. Di seguito, ho incorporato un benchmark di Rift Apart di ShadowRomeo1784 su YouTube, che mostra quanto gravemente un HDD possa rovinare l'esperienza prevista per questi titoli pensati per gli NVMe.
In ogni caso, coloro che sono desiderosi di trovare un uso adeguato per i loro SSD NVMe non dovranno cercare ancora a lungo! Sia Ratchet & Clank che Alan Wake 2 dimostrano che siamo ufficialmente entrati nell'era del gaming su PC con gli SSD, e a giudicare da PS5 e Xbox Series S/X, titoli come questi diventeranno sempre più comuni nel tempo.