Biodegradabili ma non troppo: microplastiche nei dispositivi elettronici
Ricerche rivelano che alcuni materiali biodegradabili in elettronica possono rilasciare microplastiche pericolose per l'ambiente.
Un recente studio dell'Università Northeastern ha messo in luce come i materiali comunemente usati nell'elettronica biodegradabile, in particolare il PEDOT:PSS, possano decomporsi in microplastiche, minacciando l'ambiente. Questi materiali, ampiamente utilizzati nella ricerca medica, possono impiegare fino a otto anni per dissolversi, rilasciando potenzialmente microplastiche pericolose per la salute.
Contrariamente, materiali come cellulosa e fibroina di seta si degradano rapidamente senza produrre sottoprodotti dannosi. Lo studio, guidato dal Prof. Ravinder Dahiya e dalla ricercatrice Sofia Sandhu, ha utilizzato un sensore di pressione parzialmente degradabile e un fotodetector completamente degradabile per analizzare l'impatto di tali materiali.
Il Prof. Dahiya sottolinea l'importanza di comprendere il comportamento di questi materiali quando vengono smaltiti nel suolo, dato che potrebbero danneggiarlo permanentemente. Con l'aumento della domanda di dispositivi elettronici e semiconduttori, soprattutto a causa dell'espansione del mercato AI e dei dispositivi di consumo, è fondamentale considerare non solo la produzione ma anche il fine vita di questi prodotti.
Oltre alle microplastiche, c'è anche la questione delle emissioni di anidride carbonica durante il processo di decomposizione dei composti organici nei dispositivi transitori, un aspetto che un altro membro del team, Monika Swami, sta investigando. Con circa 60 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici al mondo, l'impatto ambientale di queste emissioni non è trascurabile.
Cos'è il PEDOT:PSS e perché è utilizzato nell'elettronica biodegradabile?
Il PEDOT:PSS è un polimero conduttivo ampiamente utilizzato nell'elettronica biodegradabile per le sue proprietà di conducibilità elettrica e flessibilità. Tuttavia, recenti studi hanno evidenziato che la sua degradazione può portare alla formazione di microplastiche, sollevando preoccupazioni ambientali.
Quali sono le implicazioni ambientali della degradazione del PEDOT:PSS?
La degradazione del PEDOT:PSS può richiedere fino a otto anni, durante i quali possono essere rilasciate microplastiche dannose per l'ambiente e la salute umana. Questo solleva interrogativi sulla reale biodegradabilità dei dispositivi che utilizzano questo materiale.
Esistono materiali alternativi al PEDOT:PSS per l'elettronica biodegradabile?
Sì, materiali come la cellulosa e la fibroina di seta si degradano rapidamente senza produrre sottoprodotti dannosi, rendendoli alternative più ecologiche al PEDOT:PSS nell'elettronica biodegradabile.
Quali sono le sfide nella gestione dei rifiuti elettronici a livello globale?
Con circa 60 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici prodotti annualmente nel mondo, la gestione efficace di questi rifiuti rappresenta una sfida significativa per l'ambiente e la salute pubblica.
In che modo le emissioni di anidride carbonica influenzano l'ambiente durante la decomposizione dei dispositivi elettronici?
Durante la decomposizione dei composti organici nei dispositivi elettronici transitori, vengono rilasciate emissioni di anidride carbonica, contribuendo al cambiamento climatico e all'inquinamento atmosferico.
Quali sono le prospettive future per l'elettronica biodegradabile?
Le prospettive future per l'elettronica biodegradabile includono lo sviluppo di materiali che si degradano completamente senza rilasciare sostanze nocive, riducendo così l'impatto ambientale dei dispositivi elettronici.