Collaborazione tra trader automatizzati: sfida per i regolatori
Un nuovo studio analizza come gli algoritmi di trading possano colludere senza istruzioni esplicite, sfidando la regolamentazione finanziaria.
Un recente studio condotto da ricercatori della Wharton School e della Hong Kong University of Science and Technology esplora come gli algoritmi di trading automatizzato possano colludere tra di loro, sollevando interrogativi sulla regolamentazione del settore finanziario. Il working paper, intitolato "AI-Powered Trading, Algorithmic Collusion, and Price Efficiency", esamina come i trader automatizzati utilizzino il reinforcement learning per decidere strategie di acquisto e vendita.
Gli autori, Winston Wei Dou, Itay Goldstein e Yan Ji, hanno identificato due meccanismi distinti: uno basato su price-trigger strategies e l'altro su un over-pruning bias. Questi meccanismi sono descritti rispettivamente come collusione guidata dall'intelligenza artificiale e dalla "stupidità artificiale".
Il documento sottolinea come gli algoritmi, sebbene progettati per riconoscere pattern, possano esibire comportamenti simili a ragionamenti strategici. Tuttavia, tentare di regolamentare questi algoritmi potrebbe inavvertitamente intensificare la "stupidità artificiale", che porta a strategie di trading conservative.
Nonostante i risultati si basino su mercati simulati, la questione solleva preoccupazioni reali per le autorità di regolamentazione. Il dilemma è come disincentivare l'aggressività senza incoraggiare l'eccessiva prudenza.
Cosa si intende per 'collusione algoritmica' nel contesto del trading automatizzato?
La collusione algoritmica si riferisce a situazioni in cui algoritmi di trading automatizzati, utilizzando tecniche di apprendimento automatico come il reinforcement learning, apprendono autonomamente a coordinare le loro azioni per ottenere profitti superiori a quelli competitivi, senza necessità di accordi espliciti o comunicazione diretta. Questo comportamento può compromettere l'efficienza del mercato e la concorrenza.
Quali sono i due meccanismi principali attraverso cui gli algoritmi di trading possono colludere?
Gli algoritmi di trading possono colludere attraverso due meccanismi distinti: 1) Strategie basate su 'price-trigger', dove gli algoritmi puniscono deviazioni dal comportamento collusivo attraverso variazioni di prezzo, e 2) Bias di apprendimento eccessivo
Quali implicazioni ha la collusione algoritmica sull'efficienza dei prezzi di mercato?
La collusione algoritmica può ridurre l'efficienza dei prezzi di mercato, poiché gli algoritmi collusivi tendono a manipolare i flussi di ordini per mantenere profitti elevati, compromettendo la capacità del mercato di riflettere accuratamente le informazioni disponibili e riducendo la liquidità complessiva.
In che modo la regolamentazione può influenzare il comportamento degli algoritmi di trading automatizzato?
La regolamentazione volta a limitare comportamenti aggressivi degli algoritmi di trading potrebbe involontariamente intensificare la 'stupidità artificiale', portando gli algoritmi a sviluppare strategie di trading eccessivamente conservative, riducendo ulteriormente l'efficienza del mercato.
Quali sono le sfide per le autorità di regolamentazione nel contrastare la collusione algoritmica?
Le autorità di regolamentazione affrontano la sfida di disincentivare la collusione algoritmica senza promuovere strategie di trading eccessivamente prudenti. Inoltre, devono sviluppare strumenti per rilevare e prevenire comportamenti collusivi che emergono autonomamente dagli algoritmi senza comunicazione esplicita.
Come possono gli investitori proteggersi dagli effetti negativi della collusione algoritmica?
Gli investitori possono proteggersi diversificando i loro portafogli, utilizzando strategie di investimento che non dipendono esclusivamente da algoritmi di trading automatizzato e rimanendo informati sulle dinamiche di mercato per identificare potenziali segnali di collusione algoritmica.