Google Gemini vulnerabile a exploit di phishing tramite email
Un'inchiesta rivela come l'AI di Google possa essere indotta a creare false allerte di sicurezza.
L'ultima inchiesta di Mozilla's 0-Day Investigative Network (0din) ha rivelato una vulnerabilità significativa nel sistema AI di Google Gemini per Workspace. Questa falla permette di utilizzare Gemini per generare resoconti di email con istruzioni malevole nascoste.
L'attacco sfrutta testo formattato con pseudo-HTML e CSS di base, reso invisibile grazie a un colore bianco su sfondo bianco. Quando Gemini viene istruito a riassumere un'email contenente questo codice nascosto, l'assistente AI produce un riassunto che può includere allarmi di sicurezza fasulli.
0din ha spiegato che l'attacco funziona grazie a prompt injections, dove tag invisibili ingannano l'AI facendogli credere che il messaggio sia importante. Nonostante Google abbia pubblicato mitigazioni, questa tecnica rimane ancora una minaccia concreta.
Un esempio di prompt malevolo fornito da 0din richiede a Gemini di avvisare l'utente che la password di Gmail è stata compromessa, invitandolo a contattare un numero di telefono specifico. Anche se chiunque potrebbe vedere il prompt evidenziando l'email, la vulnerabilità esiste solo se Gemini viene chiesto di generare un riassunto.
0din sottolinea che, finché i modelli AI non svilupperanno un'isolamento del contesto più robusto, il testo di terze parti ingerito sarà sempre codice eseguibile, rendendo necessario trattare gli assistenti AI come parte della superficie di attacco.
Cosa sono gli attacchi di prompt injection e come funzionano?
Gli attacchi di prompt injection sono exploit informatici in cui un aggressore inserisce input dannosi in un sistema di intelligenza artificiale, inducendolo a eseguire azioni non previste o a divulgare informazioni sensibili. Questi attacchi sfruttano la difficoltà dei modelli linguistici di grandi dimensioni
In che modo la vulnerabilità di Google Gemini è stata sfruttata tramite prompt injection?
La vulnerabilità di Google Gemini è stata sfruttata utilizzando testo formattato con pseudo-HTML e CSS, reso invisibile grazie a un colore bianco su sfondo bianco. Quando Gemini veniva istruito a riassumere un'email contenente questo codice nascosto, l'assistente AI produceva un riassunto che poteva includere allarmi di sicurezza fasulli, ingannando l'utente.
Quali misure ha adottato Google per mitigare la vulnerabilità di Gemini?
Google ha implementato mitigazioni per affrontare la vulnerabilità di Gemini, ma la tecnica di prompt injection rimane una minaccia concreta. La difficoltà nel distinguere tra input legittimi e malevoli rende complessa la protezione completa contro questo tipo di attacchi.
Quali sono le principali tecniche per prevenire gli attacchi di prompt injection?
Per prevenire gli attacchi di prompt injection, è possibile adottare diverse tecniche, tra cui: difesa delle istruzioni, post-prompting, inclusione di sequenze casuali, difesa a sandwich, tagging XML e valutazione del LLM. Queste strategie aiutano a isolare gli input dell'utente e a ridurre il rischio di esecuzione di comandi malevoli.
Quali sono le implicazioni degli attacchi di prompt injection per la sicurezza dei dati aziendali?
Gli attacchi di prompt injection possono compromettere la sicurezza dei dati aziendali inducendo i sistemi AI a divulgare informazioni sensibili o a eseguire azioni non autorizzate. Questo può portare a violazioni dei dati, perdita di proprietà intellettuale e danni alla reputazione dell'azienda.
Come possono le organizzazioni proteggere i loro sistemi AI dagli attacchi di prompt injection?
Le organizzazioni possono proteggere i loro sistemi AI dagli attacchi di prompt injection implementando tecniche di rilevamento e prevenzione, come la difesa delle istruzioni, l'uso di modelli di prompt dinamici e l'applicazione di firme crittografiche per garantire l'integrità dei prompt. Inoltre, è fondamentale monitorare costantemente le interazioni del sistema e aggiornare le misure di sicurezza in base alle nuove minacce emergenti.