Industria dei semiconduttori contro la nuova tassa sui brevetti USA
La Semiconductor Industry Association critica la proposta di tassa annuale sui brevetti, vista come un ostacolo all'innovazione.
La Semiconductor Industry Association (SIA) ha espresso forte opposizione alla proposta dell'U.S. Patent and Trademark Office (USPTO) di introdurre una tassa annuale sui brevetti basata sul valore stimato dal governo. In una lettera aperta, la SIA ha invitato il direttore John A. Squires a riconsiderare questa proposta, sostenendo che potrebbe disincentivare il deposito di nuovi brevetti negli Stati Uniti.
Il Dipartimento del Commercio USA sta cercando di riformare la struttura delle tasse sui brevetti per aumentare i fondi, avendo già aumentato diverse tariffe nel gennaio 2025. Tuttavia, l'idea di sostituire l'attuale modello a tariffa fissa con una tassa variabile tra l'1% e il 5% del valore del brevetto ha sollevato preoccupazioni.
Secondo la SIA, tale misura potrebbe ridurre la cooperazione e la trasparenza, fondamentali per l'avanzamento tecnologico. Inoltre, la tassa proporzionale renderebbe difficile per aziende piccole e singoli individui gestire i costi, rischiando di ostacolare l'innovazione. Alcuni esperti hanno definito questa proposta una doppia tassazione, considerando che i titolari di brevetti già pagano tasse sui ricavi derivati dalla loro proprietà intellettuale.
Se implementata, questa tassa potrebbe diminuire l'innovazione negli Stati Uniti, spingendo le attività di ricerca e sviluppo verso paesi con politiche sui brevetti più favorevoli.
Cosa prevede la proposta dell'USPTO riguardo alla tassa annuale sui brevetti?
L'USPTO ha proposto di introdurre una tassa annuale sui brevetti basata sul valore stimato dal governo, con un'aliquota variabile tra l'1% e il 5% del valore del brevetto.
Quali sono le principali preoccupazioni della SIA riguardo alla proposta di tassa sui brevetti?
La SIA teme che la tassa possa disincentivare il deposito di nuovi brevetti negli Stati Uniti, ridurre la cooperazione e la trasparenza necessarie per l'avanzamento tecnologico e rendere difficile per le piccole aziende e gli individui gestire i costi, ostacolando l'innovazione.
Perché alcuni esperti considerano la proposta di tassa sui brevetti una doppia tassazione?
Alcuni esperti ritengono che la tassa proposta rappresenti una doppia tassazione perché i titolari di brevetti già pagano tasse sui ricavi derivati dalla loro proprietà intellettuale, e l'introduzione di una tassa aggiuntiva sul valore del brevetto aumenterebbe ulteriormente il carico fiscale.
Quali sono le possibili conseguenze dell'introduzione di una tassa annuale sui brevetti per l'innovazione negli Stati Uniti?
L'introduzione di una tassa annuale sui brevetti potrebbe diminuire l'innovazione negli Stati Uniti, spingendo le attività di ricerca e sviluppo verso paesi con politiche sui brevetti più favorevoli.
Come potrebbero essere supportate le piccole e medie imprese (PMI) nella gestione dei costi dei brevetti?
Le PMI potrebbero essere supportate attraverso incentivi e agevolazioni fiscali, come contributi a fondo perduto per l'acquisto di servizi specialistici finalizzati alla valorizzazione economica di un brevetto, al fine di ridurre l'onere finanziario associato alla protezione della proprietà intellettuale.
Quali alternative potrebbero essere considerate per aumentare i fondi dell'USPTO senza introdurre una tassa annuale sui brevetti?
Alternative potrebbero includere l'aumento delle tariffe di deposito e mantenimento dei brevetti, l'implementazione di servizi premium a pagamento o la ricerca di finanziamenti aggiuntivi attraverso partnership pubblico-private, evitando così di gravare ulteriormente sui titolari di brevetti esistenti.