Dopo un primo tentativo fallito ad aprile 2023, dovuto a un errore di calcolo dell'altitudine causato da un problema software, ispace spera ora in un esito positivo con il nuovo atterraggio previsto per il 5 giugno.
Il 7 maggio, Resilience ha eseguito una combustione di nove minuti per entrare in orbita stabile. "Siamo estremamente soddisfatti che la sonda abbia raggiunto l'orbita come pianificato," ha affermato Takeshi Hakamada, fondatore e CEO di ispace. "Grazie all'esperienza operativa acquisita nella Missione 1, il team ha completato con successo la manovra critica."
A bordo della sonda ci sono diversi carichi utili per esperimenti scientifici e test tecnologici. Tra questi, un esperimento di produzione alimentare, una sonda per misurare le radiazioni spaziali profonde, e un elettrolizzatore d'acqua. Inoltre, c'è un micro rover chiamato Tenacious, del peso di soli 5 kg, che esplorerà l'area attorno al sito di atterraggio.
L'obiettivo è atterrare nella regione del Mare Frigoris, a nord della Luna, con un sito di backup in considerazione se necessario. Dopo test preliminari, la sonda eseguirà manovre finali per posizionarsi in vista del tentativo di atterraggio.
Quali sono le principali cause del fallimento della missione Hakuto-R M1 di ispace?
Il fallimento della missione Hakuto-R M1 è stato attribuito a un errore nel sistema di misurazione dell'altitudine del lander. Durante la discesa, i sensori hanno indicato erroneamente che il lander aveva raggiunto la superficie lunare quando in realtà si trovava ancora a circa 5 km di altitudine. Questo ha portato il lander a continuare la discesa in modalità di sicurezza fino all'esaurimento del propellente, causando un impatto non controllato sulla superficie lunare.
Quali miglioramenti sono stati apportati nella missione Resilience rispetto alla precedente Hakuto-R M1?
Nella missione Resilience, ispace ha implementato diverse migliorie, soprattutto a livello software, basandosi sulle lezioni apprese dalla missione Hakuto-R M1. Inoltre, è stato sviluppato e integrato un micro rover chiamato Tenacious, progettato per esplorare l'area circostante il sito di atterraggio e raccogliere campioni di regolite lunare.
Qual è l'obiettivo principale della missione Resilience di ispace?
L'obiettivo principale della missione Resilience è dimostrare la capacità di ispace di effettuare un atterraggio controllato sulla superficie lunare e condurre operazioni di esplorazione. La missione prevede l'atterraggio nella regione del Mare Frigoris, con il rilascio del micro rover Tenacious per esplorare l'area circostante e raccogliere dati scientifici.
Quali sono le sfide principali che le missioni private affrontano nell'esplorazione lunare?
Le missioni private nell'esplorazione lunare affrontano diverse sfide, tra cui la precisione nella navigazione e nell'atterraggio, la gestione delle risorse limitate come il propellente, e la necessità di sviluppare tecnologie affidabili per la comunicazione e il controllo remoto. Inoltre, devono competere con le missioni governative che spesso dispongono di maggiori risorse e esperienza.
Come contribuiscono le collaborazioni internazionali alle missioni spaziali private?
Le collaborazioni internazionali permettono alle missioni spaziali private di accedere a competenze, tecnologie e risorse diversificate. Ad esempio, nella missione Hakuto-R M1, ispace ha collaborato con partner internazionali per sviluppare e trasportare payload come il rover Rashid degli Emirati Arabi Uniti, ampliando così le capacità scientifiche e tecnologiche della missione.
Qual è il ruolo dei micro rover nelle missioni lunari e quali vantaggi offrono?
I micro rover, come Tenacious nella missione Resilience, svolgono un ruolo cruciale nelle missioni lunari, permettendo l'esplorazione dettagliata della superficie, la raccolta di campioni e la conduzione di esperimenti scientifici. Grazie alle loro dimensioni ridotte e alla mobilità, possono accedere a terreni difficili e fornire dati preziosi che migliorano la comprensione del nostro satellite naturale.