La sonda Voyager 1 è ancora viva e invia segnali alla Terra
La NASA ha annunciato di aver ristabilito il contatto con Voyager 1 dopo cinque mesi di interruzione delle comunicazioni
La sonda spaziale Voyager 1 è ancora viva e invia segnali alla Terra. Dopo cinque mesi di interruzione delle comunicazioni, la NASA è di nuovo in contatto con la sonda, lanciata negli anni '70 e ora nello spazio interstellare. Un problema con il sistema informatico di bordo è stato risolto inviando nuovi codici alla sonda, che ha risposto con successo. Gli ingegneri della NASA stanno continuando a lavorare per ripristinare completamente la trasmissione dei dati scientifici.
Una nuova speranza nello spazio profondo
La NASA ha annunciato di aver ristabilito il contatto con la sonda Voyager 1, circa cinque mesi dopo che le comunicazioni con l'astronave erano state interrotte. Lanciate negli anni '70, le due sonde Voyager della NASA hanno superato l'orbita di Plutone ed sono entrate nello spazio interstellare, diventando gli oggetti artificiali più distanti ad esistere nell'universo.
Tuttavia, nonostante la loro longevità, le sonde hanno avuto la loro parte di problemi tecnici nel corso degli anni. Ma ora, la NASA ha annunciato di aver ristabilito il contatto con Voyager 1, circa cinque mesi dopo che le comunicazioni con l'astronave erano state interrotte. Questa straordinaria coppia di esploratori continua il suo viaggio nelle profondità dello spazio per combattere un altro giorno.
Problemi tecnici e soluzioni innovative
Le recenti problematiche con Voyager 1 sono emerse lo scorso novembre, quando la NASA ha annunciato di avere problemi di comunicazione con l'astronave. Sebbene gli strumenti e la maggior parte dei sistemi sembrassero funzionare come previsto, c'era un problema con uno dei computer di bordo chiamato sistema di dati di volo (FDS), che impediva l'invio corretto dei dati scientifici ed ingegneristici verso la Terra.
Il FDS è responsabile di elaborare i dati provenienti dall'astronave (sia dati ingegneristici, che riguardano lo stato di salute dell'astronave stessa, sia dati scientifici, che riguardano le letture effettuate con i suoi strumenti) e di trasmettere tali dati verso la Terra. Un chip all'interno del FDS era guasto, causando il malfunzionamento del sistema e l'invio errato dei dati.
Sostituire un chip su un'astronave distante circa 15 miliardi di miglia non era possibile. Gli ingegneri del Jet Propulsion Laboratory della NASA hanno quindi dovuto trovare un modo per instradare i dati intorno al chip compromesso. Tuttavia, su hardware così datato, non c'erano molte risorse disponibili. Non c'era una singola posizione in grado di contenere il codice del chip, quindi è stato diviso e memorizzato in diverse posizioni all'interno del FDS.
Un successo nell'oscurità dello spazio
La prima parte del nuovo codice è stata inviata a Voyager 1 il 18 aprile, ma la sonda è così lontana dalla Terra che ci vuole quasi un giorno intero per il segnale per raggiungerla, e un altro giorno intero per la risposta per tornare indietro alla Terra. Tuttavia, c'è stata una buona notizia: il 20 aprile il team ha ricevuto informazioni sullo stato di salute della sonda per la prima volta da novembre 2023.
Adesso, il team continuerà ad inviare aggiornamenti al software per affrontare il problema del FDS e spera di poter accedere nuovamente ai dati scientifici a breve.