Microsoft ha annunciato l'intenzione di presentare appello contro una sentenza emessa dal UK Competition Appeal Tribunal, che stabilisce la possibilità di rivendere le licenze software perpetue di Windows e Microsoft Office. La corte ha respinto l'argomentazione di Microsoft secondo cui la rivendita delle licenze violerebbe il copyright, definendola inefficace.
I giudici hanno stabilito che i programmi di Office non contengono elementi sufficienti per una protezione del copyright. Pertanto, i titolari di licenze perpetue possono rivenderle liberamente. Una simile sentenza precedente aveva già confermato la validità di questa pratica, sottolineando l'inutilità della difesa di Microsoft.
Il caso non è ancora concluso, poiché Microsoft dovrà affrontare la causa principale per cui rischia di pagare almeno 270 milioni di sterline in danni. Inoltre, è coinvolta in un'altra causa collettiva simile per abuso di posizione dominante.
Cosa significa 'licenza software perpetua'?
Una licenza software perpetua è un tipo di licenza che consente all'utente di utilizzare il software per un periodo illimitato, senza necessità di rinnovi o pagamenti aggiuntivi. Questo tipo di licenza è spesso contrapposto ai modelli basati su abbonamento, che richiedono pagamenti periodici per continuare l'uso del software.
Qual è il principio di esaurimento del diritto d'autore nel contesto delle licenze software?
Il principio di esaurimento del diritto d'autore stabilisce che, una volta che un prodotto protetto da copyright è stato venduto legalmente, il titolare del diritto non può più controllare la rivendita di quella copia. Nel contesto delle licenze software, ciò significa che un acquirente di una licenza perpetua può rivenderla senza il consenso del produttore originale, a condizione che non mantenga una copia per sé.
Quali sono le implicazioni della sentenza del UK Competition Appeal Tribunal per Microsoft?
La sentenza del UK Competition Appeal Tribunal ha stabilito che le clausole nei contratti di Microsoft che proibivano la rivendita di licenze perpetue sono inefficaci. Questo implica che Microsoft non può impedire legalmente ai titolari di licenze perpetue di rivenderle, potenzialmente influenzando il modello di business dell'azienda e il mercato delle licenze software usate.
Come influisce la transizione di Microsoft verso modelli basati su abbonamento sul mercato delle licenze perpetue?
La transizione di Microsoft verso modelli basati su abbonamento, come Office 365 e Azure, ha ridotto la disponibilità e l'attrattiva delle licenze perpetue. Questo cambiamento ha sollevato preoccupazioni tra i rivenditori di licenze usate, come ValueLicensing, che sostengono che tali pratiche limitano la concorrenza e aumentano i costi per i consumatori.
Quali sono le differenze principali tra le licenze software perpetue e quelle basate su abbonamento?
Le licenze software perpetue consentono all'utente di utilizzare il software indefinitamente dopo un pagamento unico, mentre le licenze basate su abbonamento richiedono pagamenti periodici per mantenere l'accesso al software. Le licenze perpetue offrono un costo iniziale più elevato ma nessun costo ricorrente, mentre le licenze in abbonamento possono avere un costo iniziale inferiore ma comportano spese continue nel tempo.
Quali sono le implicazioni legali della rivendita di licenze software usate in Europa?
In Europa, la rivendita di licenze software usate è generalmente considerata legale, a condizione che la licenza sia stata originariamente venduta con il consenso del titolare del diritto d'autore e che l'acquirente originale non mantenga una copia del software. Questo principio è stato confermato da diverse sentenze, inclusa quella della Corte di Giustizia dell'Unione Europea nel caso UsedSoft GmbH v. Oracle International Corp.