NASA testa nuova tecnologia per droni marziani nella Death Valley
Ingenuity ispira nuove generazioni di droni per Marte, testati in condizioni simili sulla Terra.
Dopo il successo del drone Ingenuity su Marte, che ha completato 72 voli dal 2021, la NASA sta sviluppando droni di nuova generazione per future missioni marziane. Ingenuity, il primo velivolo a volare su un altro pianeta, ha subito danni nel 2024, ma ha ispirato nuovi progetti.
Gli ingegneri del Jet Propulsion Laboratory (JPL) hanno scelto la Death Valley in California per testare nuovi software e hardware, cercando di replicare le condizioni marziane. Questo luogo, con paesaggi simili a Marte, è stato utilizzato per volare su Mars Hill e le Mesquite Flats Sand Dunes.
Roland Brockers, ricercatore e pilota di droni, ha dichiarato: "Vogliamo veicoli futuri più versatili che possano affrontare terreni complessi, come queste dune di sabbia". I test hanno accelerato lo sviluppo, evidenziando come filtri per fotocamere e nuovi algoritmi possano migliorare il tracciamento e l'atterraggio su terreni difficili.
Nathan Williams del JPL ha sottolineato l'importanza dei test sul campo rispetto ai modelli computerizzati, per prepararsi a esplorare terreni ancora più impegnativi e scientificamente interessanti.
Dalla preparazione delle missioni Viking negli anni '70, la Death Valley è stata un luogo di test cruciale per la NASA, incluso lo sviluppo del Perseverance rover e il suo sistema di atterraggio preciso.
Cosa ha ispirato lo sviluppo dei nuovi droni marziani?
Il successo del drone Ingenuity, che ha completato 72 voli su Marte dal 2021 al 2024, ha spinto la NASA a sviluppare droni di nuova generazione per future missioni marziane. Nonostante Ingenuity abbia subito danni nel 2024, le sue prestazioni hanno dimostrato la fattibilità del volo controllato su Marte, incoraggiando ulteriori sviluppi in questo campo.
Perché la Death Valley è stata scelta per i test dei nuovi droni marziani?
La Death Valley presenta paesaggi e condizioni ambientali simili a quelli marziani, rendendola un luogo ideale per testare hardware e software destinati a Marte. Gli ingegneri del Jet Propulsion Laboratory hanno utilizzato aree come Mars Hill e le Mesquite Flats Sand Dunes per replicare le sfide che i droni potrebbero affrontare sul Pianeta Rosso.
Quali miglioramenti sono stati apportati ai nuovi droni rispetto a Ingenuity?
I nuovi droni sono progettati per essere più versatili e capaci di affrontare terreni complessi, come dune di sabbia e aree accidentate. I test hanno evidenziato come l'uso di filtri per fotocamere e nuovi algoritmi possa migliorare il tracciamento e l'atterraggio su terreni difficili, aumentando l'efficacia delle future missioni marziane.
Qual è il ruolo della missione Skyfall nella futura esplorazione di Marte?
La missione Skyfall, sviluppata dalla NASA in collaborazione con AeroVironment, prevede l'invio di sei elicotteri autonomi su Marte per identificare potenziali siti di atterraggio per future missioni umane. Questi droni trasmetteranno immagini ad alta risoluzione e dati radar del sottosuolo, fondamentali per garantire atterraggi sicuri e individuare risorse essenziali.
Come contribuisce l'Extended Robust Aerial Autonomy allo sviluppo dei droni marziani?
L'Extended Robust Aerial Autonomy è un software di volo sviluppato dalla NASA per droni di nuova generazione, basato sulle esperienze acquisite con Ingenuity. Questo software mira a migliorare l'autonomia e la capacità di navigazione dei droni in ambienti marziani complessi, aumentando l'efficacia delle future missioni di esplorazione.
Quali sono le sfide principali nel progettare droni per l'esplorazione di Marte?
Le principali sfide includono la bassa densità atmosferica di Marte, che richiede eliche in grado di generare una maggiore portanza, e la necessità di sviluppare sistemi di navigazione e atterraggio autonomi per affrontare terreni complessi. Inoltre, i droni devono essere progettati per resistere alle condizioni ambientali estreme del Pianeta Rosso.