Nvidia svela supercomputer Vera Rubin per Los Alamos
Annunciati da Nvidia nuovi supercomputer Vera Rubin per sicurezza nazionale e ricerca scientifica
Nvidia ha annunciato al GTC la collaborazione con HPE per costruire due nuovi supercomputer basati sulla piattaforma Vera Rubin per il Los Alamos National Laboratory. Queste macchine, dedicate alla sicurezza nazionale e alla ricerca scientifica, utilizzeranno simulazioni AI e calcolo scientifico avanzato.
In totale, Nvidia ha ottenuto sette contratti per supercomputer con il Department of Energy (DoE). L'annuncio segue quello di AMD riguardante due nuovi supercomputer per lo stesso dipartimento.
I supercomputer Mission e Vision, commissionati da Los Alamos, si baseranno su CPU Vera e GPU Rubin di nuova generazione, scalando grazie alla tecnologia NVLink Gen6 e alla rete Infiniband QuantumX 800. Mission, pensato per la National Nuclear Security Administration, sarà operativo nel 2027 e gestirà applicazioni classificate. Vision, invece, evolverà i successi del supercomputer Venado, dedicandosi alla ricerca scientifica e AI aperta.
Nonostante Nvidia non abbia rivelato le prestazioni attese per Mission e Vision, si prevede che Vision superi le capacità di Venado, il 19° supercomputer più veloce al mondo. "Condivideremo ulteriori dettagli sulle configurazioni specifiche in seguito", ha dichiarato Dion Harris di Nvidia, sottolineando l'importanza della piattaforma per la scienza aperta e la ricerca sulla sicurezza nazionale.
Cosa sono le CPU Vera e le GPU Rubin utilizzate nei supercomputer Mission e Vision?
Le CPU Vera e le GPU Rubin sono componenti di nuova generazione sviluppati da Nvidia per potenziare le capacità di calcolo dei supercomputer. Questi processori avanzati offrono prestazioni elevate per applicazioni di intelligenza artificiale e simulazioni scientifiche complesse.
Qual è il ruolo della tecnologia NVLink Gen6 e della rete Infiniband QuantumX 800 nei supercomputer Mission e Vision?
La tecnologia NVLink Gen6 e la rete Infiniband QuantumX 800 consentono una comunicazione ad alta velocità tra i componenti del supercomputer, migliorando l'efficienza e le prestazioni complessive del sistema. Queste tecnologie facilitano il trasferimento rapido di dati, essenziale per applicazioni che richiedono elaborazioni intensive.
In che modo i supercomputer Mission e Vision contribuiranno alla sicurezza nazionale e alla ricerca scientifica?
Mission sarà operativo nel 2027 e gestirà applicazioni classificate per la National Nuclear Security Administration, mentre Vision si concentrerà sulla ricerca scientifica aperta e sull'intelligenza artificiale, evolvendo i successi del supercomputer Venado. Entrambi i sistemi forniranno capacità di calcolo avanzate per affrontare sfide complesse in questi settori.
Quali sono le differenze tra i supercomputer Mission e Vision e quelli annunciati da AMD per il Department of Energy?
Mentre Mission e Vision di Nvidia sono progettati per il Los Alamos National Laboratory, AMD ha annunciato la costruzione di due supercomputer, Lux e Discovery, per il Department of Energy. Lux utilizzerà i chip MI355X di AMD e sarà operativo entro sei mesi, mentre Discovery, previsto per il 2029, impiegherà i futuri chip MI430. Entrambi mirano a potenziare la ricerca scientifica e la sicurezza nazionale.
Qual è l'importanza dei supercomputer nella ricerca sull'energia nucleare e sulla fusione?
I supercomputer sono strumenti fondamentali per simulare e analizzare processi complessi come le reazioni nucleari e la fusione, permettendo agli scienziati di comprendere meglio questi fenomeni e sviluppare tecnologie energetiche più sicure ed efficienti. Ad esempio, il supercomputer El Capitan sarà utilizzato per mantenere l'affidabilità dell'arsenale nucleare degli Stati Uniti.
Come contribuiscono i supercomputer allo sviluppo dell'intelligenza artificiale?
I supercomputer forniscono la potenza di calcolo necessaria per addestrare modelli di intelligenza artificiale su larga scala, accelerando l'innovazione in settori come la medicina, la climatologia e la sicurezza nazionale. Ad esempio, il supercomputer Polaris presso l'Argonne National Laboratory è progettato per supportare carichi di lavoro di intelligenza artificiale su larga scala.