TSMC: Impatto limitato delle restrizioni cinesi sulle terre rare a breve termine
Il vero problema è la transizione a fornitori non cinesi per garantire una fornitura a lungo termine.
Secondo Cliff Hou, vicepresidente senior e co-COO di TSMC, le restrizioni cinesi sull'esportazione di terre rare avranno un impatto limitato a breve termine sull'azienda. TSMC ha sufficienti forniture di queste risorse per affrontare eventuali limitazioni immediate. Tuttavia, la sfida principale rimane la transizione verso fornitori non cinesi, un processo che richiederà tempo.
Nonostante il nome, le terre rare non sono geologicamente rare, ma la capacità di estrazione e raffinazione è limitata, con la Cina che detiene oltre l'85% della capacità globale di lavorazione. Negli ultimi anni, questo vantaggio è stato utilizzato come leva nelle negoziazioni commerciali globali, con Pechino che ha dichiarato tutte le sue risorse di terre rare di proprietà statale nel 2024.
L'industria dei semiconduttori è stata scossa da questa instabilità, soprattutto per i chip più avanzati. Paesi come Australia e Canada stanno cercando di ampliare la loro capacità di produzione di terre rare, mentre gli Stati Uniti considerano investimenti significativi per rafforzare la catena di approvvigionamento.
Hou ha affermato che TSMC ha riserve per operare fino a due anni anche se la Cina interrompesse le forniture. Il processo di diversificazione delle fonti è tuttavia complesso, e rimane da vedere se ci sarà abbastanza offerta alternativa per l'intera industria in caso di interruzione totale da parte della Cina.
Cosa sono le terre rare e perché sono importanti per l'industria dei semiconduttori?
Le terre rare sono un gruppo di 17 elementi chimici utilizzati in vari settori tecnologici, inclusa l'industria dei semiconduttori. Nonostante il nome, non sono geologicamente rare, ma la loro estrazione e raffinazione sono complesse e concentrate principalmente in Cina, che detiene oltre l'85% della capacità globale di lavorazione. Questi elementi sono fondamentali per la produzione di componenti elettronici avanzati, come magneti permanenti e altri materiali utilizzati nei chip.
Qual è l'impatto delle restrizioni cinesi sull'esportazione di terre rare su TSMC?
Secondo Cliff Hou, vicepresidente senior e co-COO di TSMC, le restrizioni cinesi sull'esportazione di terre rare avranno un impatto limitato a breve termine sull'azienda. TSMC dispone di sufficienti forniture per affrontare eventuali limitazioni immediate. Tuttavia, la sfida principale rimane la transizione verso fornitori non cinesi, un processo che richiederà tempo.
Quali misure stanno adottando altri paesi per ridurre la dipendenza dalla Cina per le terre rare?
Paesi come Australia e Canada stanno cercando di ampliare la loro capacità di produzione di terre rare. Gli Stati Uniti stanno considerando investimenti significativi per rafforzare la catena di approvvigionamento e ridurre la dipendenza dalla Cina, che detiene una posizione quasi monopolistica sul mercato globale delle terre rare.
Quali sono le implicazioni delle restrizioni cinesi sulle terre rare per l'industria automobilistica?
Le terre rare sono essenziali per la produzione di veicoli elettrici, in particolare per i magneti utilizzati nei motori. Le restrizioni cinesi sull'esportazione di terre rare potrebbero quindi influenzare la produzione e i costi dei veicoli elettrici a livello globale.
Come sta rispondendo l'Unione Europea alle restrizioni cinesi sulle terre rare?
L'Unione Europea ha espresso preoccupazione per le restrizioni all'esportazione di materie prime critiche imposte dalla Cina. Il Parlamento Europeo ha adottato una risoluzione che invita l'UE ad accelerare l'attuazione del regolamento sulle materie prime critiche e a concludere accordi bilaterali con paesi che rispettano alti standard ambientali e sui diritti umani.
Quali sono le alternative alla Cina per l'approvvigionamento di terre rare?
Oltre ad Australia e Canada, altri paesi stanno esplorando la possibilità di sviluppare capacità di estrazione e raffinazione di terre rare. Inoltre, si stanno studiando tecniche di riciclo delle terre rare per ridurre la dipendenza dalle importazioni. Tuttavia, sviluppare queste alternative richiede tempo e investimenti significativi.