Nuova funzione di Chrome: 'Contextual tasks' con Gemini
Google testa 'Contextual tasks' in Chrome Canary, aprendo la strada a un browsing più intelligente e autonomo.
Google ha introdotto una nuova funzione in fase di test nel suo browser Chrome, chiamata Contextual tasks, disponibile nella build Canary. Questa opzione, abilitabile tramite flag nascosti, aggiunge una voce 'More Tools' che apre un pannello laterale non ancora completo, collegato a Gemini.
Attualmente, il pannello si apre sulla homepage di Google o su una vista limitata di Gemini e presenta problemi di ridimensionamento. L'importanza di questa funzione risiede nel fatto che rappresenta un passo verso un browser in grado di eseguire operazioni per l'utente, trasformando le richieste testuali in azioni concrete sul web.
L'utilizzo di un assistente di questo tipo implica però la necessità di concedere autorizzazioni per leggere le pagine, gestire le schede e interagire con i dati legati al proprio account. Ciò offre convenienza, ma comporta anche la condivisione di informazioni potenzialmente sensibili.
Microsoft è già a uno stadio più avanzato con Edge e Copilot, mentre Chrome sta costruendo le fondamenta in Canary. Si prevede un rollout cauto e graduale, con passi opt-in che si espanderanno man mano che i controlli si svilupperanno.
Cosa sono le 'Contextual tasks' introdotte in Google Chrome?
Le 'Contextual tasks' sono una nuova funzione sperimentale di Google Chrome, attualmente disponibile nella build Canary, che mira a integrare l'intelligenza artificiale Gemini nel browser. Questa funzione aggiunge una voce 'More Tools' che apre un pannello laterale collegato a Gemini, consentendo al browser di eseguire operazioni per l'utente trasformando richieste testuali in azioni concrete sul web.
Quali sono le implicazioni per la privacy nell'utilizzo delle 'Contextual tasks' in Chrome?
L'utilizzo delle 'Contextual tasks' implica la concessione di autorizzazioni al browser per leggere le pagine, gestire le schede e interagire con i dati legati all'account dell'utente. Sebbene ciò offra convenienza, comporta anche la condivisione di informazioni potenzialmente sensibili, sollevando preoccupazioni sulla privacy.
Come si confronta la funzione 'Contextual tasks' di Chrome con 'Copilot' di Microsoft Edge?
Mentre Google sta testando le 'Contextual tasks' in Chrome per integrare l'IA Gemini, Microsoft Edge ha già implementato 'Copilot', un assistente AI che aiuta gli utenti a organizzare ricerche web, confrontare informazioni tra schede aperte e gestire attività tramite comandi vocali o testuali. Entrambe le funzioni mirano a rendere la navigazione più interattiva e automatizzata, ma Edge è attualmente più avanzato in questa integrazione.
Cos'è l'agentic browsing e come si collega alle 'Contextual tasks' di Chrome?
L'agentic browsing si riferisce all'uso dell'intelligenza artificiale per gestire attività online quotidiane, come ordinare cibo, fare acquisti o prenotare appuntamenti, richiedendo l'accesso a dati personali come la cronologia di navigazione. Le 'Contextual tasks' di Chrome rappresentano un passo verso questa direzione, integrando l'IA Gemini per eseguire operazioni per l'utente direttamente dal browser.
Quali sono le principali funzionalità di 'Copilot Mode' in Microsoft Edge?
La 'Copilot Mode' in Microsoft Edge è una modalità sperimentale che integra funzionalità AI innovative nel browser. Offre una nuova homepage moderna, navigazione vocale, gestione semplificata delle attività e contesto multi-scheda, consentendo agli utenti di delegare compiti di routine e navigare con comandi vocali.
Come Microsoft garantisce la privacy degli utenti con l'integrazione di Copilot in Edge?
Microsoft enfatizza la privacy e il controllo dell'utente con l'integrazione di Copilot in Edge, richiedendo autorizzazioni esplicite per l'accesso ai dati e rendendo la funzione facile da attivare o disattivare. Inoltre, Copilot opera in una barra laterale o in una nuova scheda, permettendo agli utenti di navigare in modo efficiente senza perdere il flusso di lavoro.
