TSMC non può garantire che i suoi chip non finiscano in Cina
Il colosso dei semiconduttori affronta sfide nel monitorare l'uso finale dei suoi chip, rischiando pesanti sanzioni.
TSMC, leader mondiale nella produzione di semiconduttori, è sotto i riflettori per una possibile sanzione di 1 miliardo di dollari. La multa deriverebbe dalla produzione inconsapevole di un chip per Huawei, azienda nella lista nera degli Stati Uniti. L'ordine sarebbe stato effettuato tramite un intermediario, sollevando seri interrogativi sulla capacità di TSMC di tracciare l'uso finale dei suoi chip.
Nel suo ultimo rapporto annuale, TSMC ha riconosciuto le difficoltà nel garantire che i chip prodotti non siano dirottati verso usi o utenti non previsti. La complessità della catena di fornitura dei semiconduttori limita la visibilità di TSMC, non permettendo un controllo completo sui destini dei chip una volta lasciati gli stabilimenti.
TSMC riceve un file GDS per produrre i chip, ma non può determinare lo sviluppatore o la destinazione finale del chip stesso. Ciò significa che, nonostante le rigorose verifiche tecniche, esiste sempre il rischio che i chip finiscano in dispositivi Huawei, innescando così sanzioni da parte del governo USA per violazione delle norme di esportazione.
TSMC ha inoltre espresso preoccupazioni riguardo alle licenze di importazione ed esportazione, sottolineando i rischi di danni reputazionali e legali.
