Lettera di Bill Gates agli hobbisti

Nella famosa lettera aperta contro la pirateria, Bill Gates rimprovera gli hobbisti di aver copiato illegalmente il BASIC per l'Altair: senza il giusto compenso un programmatore non può sviluppare un software professionale

Bill Gates scrive lettera

Nella famosa “lettera aperta agli hobbisti”, il co-fondatore di Microsoft, Bill Gates, esprime tutto il suo disappunto per la violazione del copyright di cui sempre più spesso si faceva artefice la comunità di hobbisti, in particolare nei confronti della sua azienda software (che all'epoca si chiamava ancora Micro-Soft col trattino).
La frustrazione di Gates deriva dal fatto che la maggior parte degli utilizzatori del computer Altair usavano copie non autorizzate del BASIC e questo aveva l’effetto di scoraggiare lo sviluppo e gli investimenti nel creare software di qualità.
Inizia da qui la battaglia contro la pirateria del software, una pratica che stava mettendo a rischio l'esistenza di una nuova industria

Il BASIC per l'Altair

Nel marzo 1975, subito dopo la dimostrazione della primissima versione del BASIC conclusasi con successo, Ed Roberts, a capo della MITS, strinse accordi con Paul Allen e Bill Gates.
Allen lasciò il suo lavoro alla Honeywell, si trasferì ad Albuquerque e divenne vice-Presidente e responsabile della divisione software della MITS percependo un salario annuo di $30.000.
Bill Gates era ancora uno studente ad Harvard quando fu messo sotto contratto da Ed Roberts, in seguito l’azienda gli assegnò il titolo di "specialista software".
Il contratto proposto da MITS a Gates e Allen fu firmato il 22 Luglio 1975. Loro avrebbero percepito subito $3000 più i diritti per ognia copia venduta del BASIC: $30 per la versione da 4K, $35 per la 8K e $60 per quella estesa. Il contratto aveva un tetto di $180.000 e MITS avrebbe detenuto l’esclusività su quel software per dieci anni. A carico di MITS sarebbero stati i costi per il time-sharing necessario allo sviluppo del software effettuato su un computer PDP-10 appartenente al distretto scolastico di Albuquerque.

Sull’Altair venduto a $439 i margini di guadagno per MITS erano veramente ridotti.
Il BASIC trainò le vendite di schede di memoria aggiuntiva e periferiche di I/O dove i profitti erano più elevati. Inoltre, il prezzo del BASIC venduto singolarmente era stato fissato inizialmente a $500, mentre la versione 8K era offerta a soli $75 se acquistata insieme a due banchi da 4K di RAM e a una scheda di I/O.

Il MITS Mobile era un originale sistema di marketing: un camper che girava tutti gli USA mostrando l’Altair e la linea completa di accessori e periferiche.
Nel Giugno 1975 il MITS Mobile fece tappa a Palo Alto e all’Homebrew Computer Club c’era grande fermento. Sembra che durante quell’incontro una versione dell’Altair BASIC scomparve misteriosamente e a partire dalla successiva riunione del club ne iniziarono ad essere distribuite delle copie su nastro perforato.
All’epoca MITS offriva un sistema Altair completo, con due schede di memoria RAM dinamica da 4K, un’interfaccia seriale e l’Altair BASIC a $995. Gli hobbisti in genere rifiutavano questo pacchetto, considerando anche che RAM prodotta da MITS era soggetta a malfunzionamenti, e preferivano ripiegare sulla più economica e affidabile scheda di memoria prodotta da Processor Technology (un’azienda che inizialmente ottenne un buon successo come fornitore di memorie e schede compatibili per microcomputer S-100, e che successivamente introdusse il Sol-20).

Oltre a schede prodotte da terzi parti, l’utilizzatore tipo dell’Altair usava una versione copiata del BASIC. Ed Roberts non fu per niente tenero nel commentare questa situazione:"La MITS paga $180.000 a Micro-Soft per i diritti, e noi dovremmo regalare il BASIC? Chiunque stia usando una copia rubata dell’Altair BASIC dovrebbe sapere di essere un ladro. Per quanto rigurda le nuove aziende che vendono hardware compatibile con l’Altair, la maggior parte di queste non sono altro che parassiti".

Alla fine del 1975, MITS vendeva più di mille computer al mese e poche centinaia di copie del BASIC. Erano in corso altri progetti, come la conversione del BASIC per il microprocessore Motorola 6800 che equipaggiava il MITS 680B, e Gates intendeva spiegare alla comunità di hobbisti quali costi avesse lo sviluppo del software.

David Bunnell, responsabile marketing di MITS ed editore di Computer Notes condivideva il punto di vista di Bill Gates e già sul numero di Settembre 1975 scriveva:

La responsabilità dei consumatori

L'etica del business che domina gli anni '70 sembra essersi scordata del ruolo giocato dai consumatori finali. Se le aziende devono rispettare nuove regole, come ad esempio eliminare la pubblicità ingannevole, essere coscienti dell'impatto ambientale dei loro prodotti, evitare la speculazione ecc, e se questo è vero, cosa dovrebbero fare i consumatori in cambio?

Bene, non pretendo di avere la risposta a questa domanda ma quando si parla di moralità ci sono solo due modi di interpretare le cose e quello che mi rattrista è che qualche nostro utente abbia copiato il software MITS. Violando la licenza software, in modo arrogante, e io penso anche stupido, qualcuno ha deciso di copiare il MITS BASIC per rivenderlo o distribuirlo ai suoi amici. Credo che questa pratica sia alimentata dall'opinione che tutto il software debba essere di pubblico dominio.

Ora chiedo - un musicista ha il diritto di percepire delle royalty sulla vendita dei propri dischi e uno scrittore ha il diritto di percepire delle royalty sulla vendita dei propri libri? E le persone che copiano software cosa avrebbero di diverso da quelle che copiano dischi o libri?
L’Altair BASIC è uno dei BASIC più avanzati mai scritti e MITS ha investito notevoli risorse per svilupparlo. Considerando questo e la politica dei prezzi che molte aziende applicano al software, a $75 l’Altair BASIC 8K è praticamente regalato. E il prezzo di $500 per un sistema Altair base è più che ragionevole.

Contro la pirateria informatica

La lettera di Bill Gates riprende quanto già espresso da Bunnel e Roberts e i principali destinatari erano i membri dell'Homebrew Computer Club. Comunque, dal tono della lettera, Gates sembrava rimproverare gli hobbisti di star rubando qualcosa direttamente a lui piuttosto che a un’azienda. La lettera fu pubblicata inizialmente su Computer Notes ma Dave Bunnell, per assicurarsi che fosse notata, la spedì anche agli editori delle principali pubblicazioni del settore.

La lettera ebbe un grande riscontro e suscitò forti reazioni. In molti pensavano che il software dovesse essere semplicemente fornito insieme all’hardware acquistato e che il problema sollevato da Gates stava nel metodo di commercializzazione adottato.
Un’altra questione era il costo di sviluppo del software.

MITS avrebbe pagato a Micro Soft $31.200 per la licenza non esclusiva del BASIC compatibile con la cpu Motorola 6800 e aveva già concordato un prezzo fisso per le future vendite del BASIC per altre piattaforme come il Commodore PET e il Radio Shack TRS-80.
Lo sviluppo del software Micro Soft era fatto su un mainframe DEC PDP-10, Paul Allen aveva scritto un programma che permetteva di emulare perfettamente le caratteristiche di ogni nuovo microprocessore. Questo espediente gli permetteva di scrivere e debuggare il software prima che i nuovi computer basati su quell’hardware fossero effettivamente disponibili.
I costi di sviluppo dipendevano dalle risorse usate sul PDP-10 (tempi di elaborazione e occupazione della cpu, spazio occupato su disco, numero di stampe, ecc).
Il BASIC 6800 fu completato prima del rilascio dell’Altair 680B e il “computer-time” per il suo sviluppo ammontava a circa $40.000, a questo si riferisce la cifra menzionata da Bill Gates nella lettera.

Hal Singer su pubblicò una lettera di risposta a Ed Roberts su Micro-8 Newsletter. Hal faceva osservare che MITS sbandierava il prezzo del suo computer (in kit) a $395 ma per avere un sistema realmente funzionante era necessario sborsare $1000. E secondo lui c’erano tutti i presupposti per una class action per pubblicità ingannevole.
Inoltre sottolineò il fatto che il l’Altair BASIC era stato sviluppato da Bill Gates e Paul Allen su un computer DEC PDP-10 presso l’Università di Harvard pagato con i fondi del governo americano. Perchè gli utenti avrebbero dovuto pagare per un software già pagato dalle loro tasse?
Il computer PDP-10 era stato installato dal Dipartimento della Difesa e all’Università di Harvard non approvavano che Gates e Allen (che non era nemmeno uno studente) usassero il PDP-10 per sviluppare un prodotto commerciale, ma di fatto non potevano applicare la loro politica a quello che restava a tutti gli effetti un computer militare. Il PDP-10 era sotto la responsabilità del professore Thomas Cheatham che permetteva agli studenti di usarlo per scopi personali.
Solo quando Harvard impose delle restrizioni, Gates ricorse all’uso a pagamento di un computer in time-sharing, finchè MITS fornì l’accesso a un PDP-10 ad Albuquerque.

Jim Warren, membro dell’Homebrew Computer Club Member ed editore di Dr. Dobb's Journal, nel luglio del 1976 scrisse al riguardo del successo raggiunto dal progetto Tiny BASIC.
L’intento era di creare degli interpreti del linguaggio BASIC per i microcomputer basati su cpu Intel 8080, Motorola 6800 e MOS Technology 6502. Il progetto iniziò nel 1975 e la lettera aperta di Bill Gates ebbe l’effetto di stimolare molti hobbisti a dare il proprio contributo.
Tiny BASIC era venduto per pochi dollari e il codice sorgente fu reso di pubblico dominio.
Jim Warren conclude il suo articolo dicendo:
Questo conferma che c’è un’alternativa percorribile ai problemi sollevati da Bill Gates nella sua lettera in cui accusava gli appassionati di copiare il suo software. Quando il software è gratuito, o così poco costoso che risulta più conveniente comprarlo piuttosto che duplicarlo, allora non sarà più “rubato”.

Lettera aperta agli Hobbisti

3 Febbraio 1976,

A me sembra che l’aspetto critico del mercato hobbistico sia stato finora la mancanza di buoni corsi di software, di libri e di software stesso. Senza un buon software e qualcuno che ne capisca di programmazione, un computer come l’Altair è sprecato. Il software di qualità continuerà ad essere scritto per il mercato hobbistico?

Quasi un anno fa, Paul Allen e io, prevedendo l’espansione del mercato hobbistico, assumemmo Monte Davidoff per aiutarci a sviluppare il BASIC per l’Altair. Nonostante il lavoro iniziale ci abbia impegnato per soli due mesi, noi tre impiegammo poi l’ultimo intero anno a documentarci, migliorando e aggiungendo caratteristiche al BASIC.
Ora abbiamo diverse versione del BASIC: da 4K, 8K, Extended, disponibile su disco e memoria ROM. Il valore del tempo-macchina che abbiamo usato supera i 40.000 dollari.

I feedback che abbiamo ricevuto da centinaia di persone che stanno usando il BASIC sono stati tutti positivi. Comunque emergono due aspetti fondamentali:
1) la maggior parte di questi utilizzatori non ha mai comprato il BASIC (meno del 10% di tutti i proprietari dell’Altair ha comprato il BASIC)
2) la somma delle royalties ottenute dalle vendite agli hobbisti fa sì che il tempo passato a sviluppare il BASIC per l’Altair sia valutato meno di due dollari all’ora.

Perché questo? Gran parte di voi ha rubato il software che usa e tutti gli hobbisti devrebbero essere consapevoli di questo fatto. L’hardware deve essere pagato, al contrario pensate che il software sia qualcosa da condividere. A chi importa se le persone che vi hanno lavorato sopra siano state effettivamente pagate?

E’ forse corretto? Una cosa che voi non fate rubando software è di ritornare alla MITS per dei problemi che potreste aver riscontrato. La MITS non fa soldi vendendo software. I diritti pagati a noi, il manuale, il supporto di memorizzazione e il tutto il resto rendono questa operazione in pareggio.
Ciò che ottenete è di ostacolare che venga scritto del buon software. Chi può accettare di svolgere un lavoro professionale a costo zero? Quale hobbista può investire tre anni di tempo nella programmazione, trovando tutti i bug, documentando il suo prodotto e distribuirlo, il tutto gratuitamente? Il fatto è che nessun altro oltre a noi ha investito del grosse somme di denaro nel software hobbistico.
Abbiamo scritto il BASIC 6800 e stiamo scrivendo l’APL 8080 e l’APL 6800, ma non ci guadagniamo quasi nulla a rendere disponibile questo software agli hobbisti. Perchè, detto francamente, la cosa che voi fate è rubare.

Cosa dire dei ragazzi che rivendono il BASIC dell’ALTAIR, non stanno forse facendo i soldi sul software hobbistico? Si, ma coloro che ci sono stati segnalati, alla fine potranno rimetterci. Sono loro che danno agli hobbisti una brutta nomea e dovrebbero essere cacciati fuori a pedate da qualsiasi club e non dovrebbero più partecipare ad alcun incontro.

Chiunque abbia suggerimenti o commenti, mi può scrivere al 1180 Alverado SE, Albuquerque, New Mexico, 87108 - lo apprezzerò molto.
Niente mi farebbe più piacere di poter assumere dieci programmatori e continuare a fornire al mercato hobbistico del software di qualità.

Bill Gates