Micron sta costruendo una nuova fabbrica di packaging e testing in Cina nonostante il divieto di vendita - il più grande produttore americano di chip si espande all'estero
La nuova fabbrica è in fase di costruzione a Xi'an.
Micron sta costruendo una nuova fabbrica di packaging e testing in Cina nonostante il divieto di vendita - il più grande produttore di chip americano si espande all'estero. La Cina ha vietato la vendita di chip Micron per le applicazioni governative citando preoccupazioni non specificate sulla sicurezza informatica. Nonostante ciò, Micron ha annunciato l'apertura di una nuova fabbrica cinese, dimostrando la sua volontà di continuare a fare affari nel paese. La Cina sembra essere in conflitto, permettendo a Micron di operare ma mantenendo il divieto di vendita.
Un nuovo inizio nonostante il divieto
Nel maggio dell'anno scorso, il governo cinese ha vietato la vendita dei chip Micron per le applicazioni governative, citando preoccupazioni non specificate sulla sicurezza informatica. Ora, nel 2024, Micron ha annunciato una cerimonia di inaugurazione per una nuova fabbrica di chip cinese per il packaging e il testing, nonostante il suddetto divieto non sia stato revocato.
Nel bel mezzo della Guerra dei Chip tra Cina e Stati Uniti, la Cina ha ufficialmente vietato la vendita dei chip Micron a causa delle minacce alla sicurezza informatica che i chip Micron avrebbero potuto rappresentare. Tuttavia, le autorità cinesi non hanno mai fornito alcuna prova convincente di un effettivo abuso, portando alla diffusa convinzione che il divieto fosse una misura di rappresaglia - le restrizioni commerciali degli Stati Uniti imposte alle aziende cinesi di DRAM e NAND come YMTC e CXMT hanno dato alla Cina più che sufficiente incentivo per reagire, e il divieto di Micron sembra essere un esempio principale.
Supporto misto e restrizioni
Nonostante il divieto di vendita dei chip Micron in corso, il Ministro del Commercio cinese Wang Wentao continua a esprimere sostegno per le operazioni di Micron in Cina. Ha addirittura detto: 'Accogliamo con favore la tecnologia Micron per continuare ad affermarsi sul mercato cinese' in modo esplicito. Tuttavia, ha anche chiarito che era 'Sotto la premessa di rispettare le leggi e i regolamenti cinesi'.
Mentre le dichiarazioni ufficiali della Cina indicano che a Micron è ancora consentito operare in Cina, lo fa con una mano legata dietro la schiena. Come esattamente Micron dovrebbe affrontare le preoccupazioni della Cina per riprendere a vendere la sua memoria lì non è mai stato dichiarato, e è probabile che ciò non accadrà mai o che riprenderà rapidamente una volta che la Cina deciderà che farlo è la mossa migliore.
Posizionamento geopolitico e battaglie legali
Come maggiore produttore di memoria degli Stati Uniti, Micron opera in una posizione molto interessante dal punto di vista geopolitico, specialmente considerando il CHIPS Act e il suo sostegno alla produzione statunitense. Oltre al posizionamento di mercato che mette Micron in una posizione strana tra i governi statunitense e cinese, sono anche attaccati da YMTC, di proprietà cinese, in tribunale per presunta violazione di brevetto relativa alla tecnologia 3D NAND. Si è anche ipotizzato che YMTC stia cercando una battaglia legale negli Stati Uniti contro Micron per cercare di uscire dall'elenco delle entità del governo statunitense. Tuttavia, potrebbe essere solo un altro colpo di rappresaglia nella Guerra dei Chip.
Continua crescita nel mercato cinese
Nel complesso, la crescita continua di Micron nel mercato cinese dimostra che è ancora perfettamente disposta a fare affari con la Cina, anche mentre i maggiori produttori nazionali cinesi e il governo inviano messaggi aggressivamente contrastanti. Se Micron fosse veramente una minaccia per la sicurezza nazionale della Cina, sembra improbabile che sarebbe stata autorizzata a costruire una nuova fabbrica di packaging e testing di semiconduttori in una delle città più grandi della Cina.
La nuova fabbrica fa parte di un piano di investimento di Micron di circa 602 milioni di dollari nel mercato cinese. Mentre Micron aveva già una fabbrica con sede a Xi'an, in Cina, già nel 2005, ha subito tre fasi di espansione. Secondo il VP di Micron, il loro investimento totale a Xi'an gli è costato 11 miliardi di yuan, o circa 1,5 miliardi di dollari, dal 2005.
Nel complesso, questa mossa sembra indicare che Micron è motivata a sfruttare al massimo i suoi investimenti cinesi, potenzialmente convincendo la Cina a cambiare idea sul divieto dei loro chip di memoria IC. Micron non ha risposto immediatamente alla nostra richiesta di conferma o commento.