Chuwi Aerobook, computerino cinese per utenti consapevoli

Il Chuwi Aerobook è un laptop da 13"realizzato in alluminio, con un bel design, sottile, leggero e fanless. Perché spendere di più per un ultrabook? Quali sono le alternative ad un prezzo inferiore ai 500 euro?

Recensione Chuwi Aerobook

Più che una recensione per sentito dire, vi propongo una serie di considerazioni personali durante la fase di acquisto del nuovo notebook Chuwi e le impressioni generali dopo averlo provato sul campo.

Chuwi Aerobook design

Quanto dovrebbe costare un ultrabook?

Al giorno d’oggi, il mio notebook ideale dovrebbe essere leggero, portatile, elegante, silenzioso, funzionale, con una lunga autonomia, non necessariamente un mostro di potenza, e non dovrebbe costare un occhio della testa.
La categoria in cui rientra il prodotto che ho in mente è quindi quella degli “ultrabook”.
Se fossi un utente Apple la scelta ricadrebbe facilmente sul nuovo MacBook Air da 13”, ma nel mondo Windows non è facile orientarsi.
Il leader indiscusso è il DELL XPS, il nuovo 13” è oggettivamente un gran bel portatile ma la configurazione base che prevede un Core i3 affiancato da soli 4Gb di RAM è improponibile. Si potrebbe rinunciare al monitor 4K, ma anche con una configurazione più equilibrata, con i5 e 8Gb di RAM, il DELL XPS sfora ampiamente i 1000 euro di budget.
Da molti anni a questa parte, anche Asus presidia il settore con i suoi ZenBook. Asus non ha mai sfornato un prodotto che mi convincesse a pieno (a parte le motherboard con cui si overcloccavano i Pentium, ma questa è una storia che risale al ‘97).
Gli Asus ZenBook sono computer innovativi, con un design che spesso non incontra il mio gusto personale, e troppo coraggiosi per chi come me non ha alcuna voglia di sperimentare il nuovo “touchpad intelligente”.
Recentemente, anche Huawei si è gettata nella mischia con i suoi Matebook e il successo è stato immediato. Replicando la strategia vincente che l’ha portata a dominare fra gli smartphone, ha presentato dei prodotti in linea con i top di gamma, copiandone (bene) design e caratteristiche ma con un prezzo di listino più conveniente.
Huawei Matebook 13 è palesemente ispirato al MacBook Pro 13: bel design, corpo in alluminio, monitor IPS con risoluzione 2K, ottime caratteristiche hardware, ha tutto quel che serve con un prezzo attorno agli 800 €.

C'è da fidarsi dei prodotti cinesi?

Avevo quasi deciso di acquistare un Huawei Matebook 13, quando la mia attenzione è stata catturata da un prodotto sponsorizzato, esteticamente molto simile, l’Aerobook di Chuwi… che forse avevo già visto e che avevo sempre ignorato a priori. Senza nascondere lo scetticismo, cerco di saperne di più, giusto per curiosità. Se Huawei e Xiaomi sono ormai player globali, altri produttori cinesi vengono ancora percepiti istintivamente come sinonimo di scarsa qualità che puntano tutto sul basso prezzo finale. Di prodotti “cinesoni” ne è pieno il mondo ma qualcosa si sta muovendo.

Piccola parentesi storica: negli anni ‘50 gli americani avevano la stessa percezione nei confronti dei prodotti giapponesi; una volta acquisito il know-how il Giappone ha letteralmente ucciso il mercato americano nel settore audio-video nei decenni successivi, grazie a prodotti di qualità di cui Sony è stata il portabandiera.
Oggi la storia si sta ripetendo con la Cina, in proporzioni ancora maggiori, dove Huawei rappresenta solo la punta dell’iceberg.
E allora torniamo a guardare Chuwi e il suo Aerobook 13 con un pizzico di considerazione in più.

Come ne parlano sul web?

Effettivamente questo Chuwi Aerobook non sembra male, anzi. Inizio a documentarmi meglio, visito il sito ufficiale di Chuwi, cerco qualche recensione in rete e dei video su YouTube che possano chiarirmi le idee.

In questa video recensione a cura di HDblog possiamo apprezzare la costruzione in alluminio e la finitura del telaio e del display. Il poggiapolsi e la base della tastiera sono realizzati in plastica ma non viene compromessa l'estetica e la rigidità

La recensione di Tom's Hardware ci fornisce una veloce panoramica del Chuwi Aerobook, mentre per un'analisi più tecnica vi rimando all'approfondimento di Notebookcheck.

I siti specializzati sembrano confermare la validità del prodotto, considerando il rapporto qualità/prezzo.
Chuwi ha lanciato una campagna di crowdfunding su Indiegogo per finanziare il nuovo laptop del brand. La risposta del pubblico è andata oltre le attese, dimostrando un notevole interesse per una macchinetta che cerca di conciliare design e funzionalità.
Complice l'aspetto scicchettoso, la prima impressione è positiva e il prezzo a cui è proposto, inferiore ai 500 €, lo rende ancora più appetibile.
La configurazione prevedeva inizialmente 128 Gb di memoria eMMC, i modelli in produzione dalla fine del 2019 montano tutti un più performante hard disk SSD Netac da 256Gb.

Chuwi Aerobook Amazon

Quali sono le alternative al Chuwi Aerobook?

Il Chuwi Aerobook può essere considerato un diretto competitor degli ultrabook citati sopra?
Dipende… Non ha senso confrontarlo in termini assoluti con un Dell XPS o un qualsiasi altro top di gamma che costa cinque volte tanto, è meglio capire esattamente quali sono i compromessi che Chuwi ha adottato per contenere il prezzo e quanto questi influiscano sull’utilizzo tipo che ne faremo.
Un termine di paragone è costituito dai notebook nella stessa fascia di prezzo, tipicamente un entry-level come HP 250 g7, da diverso tempo sul mercato in varie configurazioni su base Intel o AMD, aggiornate con SSD e 8Gb di ram.
Questi sono notebook tuttofare che si destreggiano dignitosamente senza eccellere in nessun aspetto. I punti a sfavore sono la portabilità, il peso, l’autonomia e soprattutto il monitor, visto che sono equipaggiati di solito con un vecchio pannello TN da 15” con angoli di visione ridicoli e risoluzione limitata a 1360x768, ormai veramente obsoleto.
Alcuni modelli arrivano alla risoluzione full HD ma la fedeltà cromatica di un display TN rimane ugualmente scarsa.
Le alternative all’Aerobook sono altri portatili economici della stessa Chuwi e le proposte del brand cinese concorrente Teclast.
Come abbiamo visto, per la stessa tipologia di macchina, brand più blasonati richiedono un esborso nettamente superiore.

Quanto incide la cpu Intel Core M3-6Y30?

La scheda tecnica del Chuwi Aerobook, come evidenziato dalle varie recensioni, si distingue per l’adozione di un processore Intel Core m3-6Y30, molto parco nei consumi, solo 4.5W, che consente di funzionare senza ventola di raffreddamento.

Chuwi Aerobook benchmark
I benchmark del processore Intel Core M3 6Y30 che equipaggia il Chuwi Aerobook

Questa cpu Core m3 è un dual-core di sesta generazione prodotto a 14nm con frequenze di funzionamento da 0,9 a 2,2 Ghz. È lo stesso processore che equipaggia il Macbook 12” e il Surface pro 4, quindi dispositivi premium rivolti ad una particolare fascia di utenti.
Il Core m3-6Y30 è oggettivamente una cpu datata, introdotta sul mercato nel 2016 e la potenza bruta non è certamente il suo forte. Tuttavia svolge adeguatamente la maggior parte dei compiti. Per avere un’idea delle prestazioni potete confrontare i benchmark con un Core i5 di seconda generazione o con un più recente i3 Ultra low voltage ottimizzato per notebook.
La cosa interessante del vecchio Core m3 è che le performance in single core sono nettamente più elevate rispetto alla nuova generazione di Intel Atom che hanno lo stesso livello di assorbimento energetico, e rimangono superiori anche al Celeron N4100 e al Pentium N5000 che sono le alternative economiche presenti nei prodotti di fascia bassa.
Un ultrabook con Core m3-6Y30 non è certamente un computer adatto ai videogiochi, come del resto non lo è un Dell XPS con grafica integrata, e fa fatica con i montaggi video, per il resto se la cava egregiamente.
Se proviamo ad aprire il pannello “Gestione Attività” durante una nostra sessione di lavoro tipo, notiamo che la cpu non è mai particolarmente stressata. Applicazioni da ufficio, navigazione web, riproduzione di filmati con Youtube e Netflix, suite di sviluppo, editor grafici, sono tutte attività che gravano sul processore con picchi che raramente superano il 50%, senza neanche far ricorso al turbo boost che eleva la frequenza di funzionamento.

Memoria e storage

Nei moderni pc il collo di bottiglia che fa percepire il rallentamento è costituito dalla saturazione della ram (se abbiamo troppe applicazioni aperte contemporaneamente) e dall’interfaccia di trasferimento dei dati con l’hard disk. Anche se ormai abbiamo tutti dischi SSD, il limite sta nella vecchia interfaccia SATA pensata per i dischi elettromeccanici che ha una banda teorica di 600 Mb/s.
Da questo punto di vista il Chuwi Aerobook si difende bene, grazie a 8Gb di ram e al disco SSD che sfrutta al massimo la connessione SATA3 (certo, ha prestazioni nettamente inferiori rispetto a un disco M2 PCIe). L'unità SSD prodotta da Netac è installata nello slot M2, facilmente accessibile grazie ad uno sportellino.

Monitor IPS full HD

Il display è un dignitoso IPS full HD con buoni colori e ottimo angolo di visione.
Rivestito in vetro con finitura lucida, ha cornici sottili ed è completamente laminato, cosa difficile da trovare in questa fascia di prezzo.
Non è 4K, non è touch ma non ci si può lamentare.

Tastiera Internazionale

Chuwi Aerobook tastiera
La tastiera full-width non ha nulla da invidiare a un MacBook

La tastiera (retroilluminata) è spettacolare ma merita un discorso a parte: si tratta infatti di una tastiera QWERTY con layout internazionale. Cosa cambia? Alcuni caratteri speciali hanno una disposizione diversa rispetto al layout italiano, le vocali accentate si ottengono in combinazione con il tasto Alt Gr e poco altro… Per capire meglio le differenze nell'utilizzo di una tastiera internazionale vi rimando a questo approfondimento dove sono spiegate bene tutte le combinazioni di tasti.

Dal mio punto di vista non rappresenta un problema, scrivendo codice, ci si abitua subito a trovare @, <> e apici nella nuova disposizione. A meno che non siate dei dattilografi professionisti che digitano velocissimi anche i caratteri speciali senza guardare la tastiera, vi assicuro che il layout della tastiera non rappresenta un impedimento all'acquisto. Le soluzioni proposte per risolvere questo falso problema non fanno altro che peggiorare la situazione: impostare il layout italiano significa pigiare a memoria un tasto che non corrisponde al simbolo serigrafato. Chuwi cerca comunque di accontentare gli utenti che ritengono indispensabile la tastiera italiana fornendo degli appositi adesivi per i tasti, ma ne sconsiglio vivamente l’applicazione per due motivi: rovinano l’estetica e fanno perdere la retroilluminazione.
Per il resto, full-width, retroilluminazione su due livelli, tasti a farfalla ben spaziati, touch & feel da top di gamma.

Estetica e Design

Chuwi Aerobook power button
Il tasto power nella sua pacchianità

Chuwi si è ispirata chiaramente ad Apple non limitandosi all’aspetto ma anche nella qualità dei materiali e nella cura dell’assemblaggio, davvero di livello premium. L’unico elemento distintivo è il tasto power bordato di rosso che in alcune recensioni è stato apprezzato come “tocco di personalità”... sinceramente lo trovo pacchiano, stona con il resto, sarebbe bastata una diversa tonalità di grigio, ma è un parere soggettivo su un particolare abbastanza inutile che non fa mutare il mio giudizio complessivo.
Se proprio vogliamo trovare il pelo nell'uovo, anche i led blu non mi fanno impazzire, avrei seguito i nuovi canoni estetici che li impongono bianchi.

Dotazione di porte e alimentatore

Chuwi Aerobook porte usb hdmi
La dotazione di porte del Chuwi Aerobook è piuttosto ricca: nel lato sinistro troviamo una usb3, il connettore per l'alimentazione, una porta usb-C e una mini-HDMI

Pur nelle dimensioni contenute, la dotazione di porte è completa e non siamo obbligati a portarci dietro un hub usb-c. Peccato per l’alimentatore proprietario, piccolo ma abbastanza cheap. Sarebbe stato perfetto se al posto del connettore ci fosse stata una seconda porta usb-c con in dotazione un alimentatore universale da 35W che avremmo potuto sfruttare anche per la ricarica rapida di altri dispositivi.

Autonomia

E veniamo alla batteria. Bene ma non benissimo. Non vuole essere una critica, semplicemente da un dispositivo basato sulla piattaforma Intel Core M mi sarei aspettato qualcosina in più dalla batteria da 38Wh, che potesse sfiorare le 10 ore con un utilizzo tipico, invece ci fermiamo in media a 6-7.
L’autonomia del sistema è molto sensibile ai carichi di lavoro e varia notevolmente in base allo stress della cpu e alla luminosità del monitor. All'inizio, quando ho installando tutti gli aggiornamenti di Windows con continui riavvii e i software di cui avevo bisogno, la batteria si è esaurita in poco più di 4 ore. Al contrario, utilizzando solo un editor di testo con luminosità al minimo, il Chuwi Aerobook è rimasto attivo per ben 11 ore!

Considerazioni finali

In definitiva, l’ultrabook di Chuwi non è un computer per tutti, solo gli utenti consapevoli che sanno quello che comprano e hanno aspettative commisurate al tipo di prodotto, sapranno apprezzarlo a pieno.
Fra le recensioni di Amazon leggo il commento di un utente: “Una Ferrari con il motore della Panda”... sembra da intendere in connotazione negativa, in realtà, continuando il paragone automobilistico, sarebbe più giusto accostare l’Aerobook a una Smart o a una Mini, un prodotto premium ma pur sempre un’utilitaria da città; chi ha in mente di acquistare una supercar sbaglia.
Nel mio caso, cercavo un computerino che sostituisse degnamente il mio vecchio Asus eee (che ancora preferivo all’iPad per scrivere), e il pesante e rumoroso portatile aziendale dedicato allo sviluppo web, e sono rimasto molto soddisfatto.

D’altra parte, chi non bada all’aspetto economico e opta liberamente per l’acquisto di un computer portatile top di gamma da 1500-2000 euro, cosa si porta a casa? Una macchina più versatile? Prendiamo ad esempio un Dell XPS 2 in 1: la cpu più potente in qualche occasione potrebbe anche servire, inoltre può essere utilizzato in modalità tablet… un tablet windows pesantuccio la cui utilità principale consiste nel riempire di impronte il display. Giusto per dire, con lo stesso budget, oltre al Chuwi Aerobook, si potrebbe acquistare un iPad e un PC desktop con AMD Ryzen con 8 core e grafica dedicata.