AMD ha confermato che il monitoraggio di sistema delle sue Unità di Elaborazione Neurale (NPU) XDNA arriverà presto su Windows Task Manager attraverso il Modello di Driver per Computer di Microsoft. Attualmente, Windows 11 può monitorare solo le unità NPU nei nuovi processori Core Ultra Meteor Lake di Intel, ma ciò cambierà con questi aggiornamenti. Un piano preciso di rilascio non è stato divulgato, ma è ragionevole supporre che AMD stia probabilmente puntando all'integrazione con la prossima patch di Windows 11 focalizzata sull'IA, Windows 11 24H2.
AMD utilizzerà il Modello di Driver per Calcolo di Microsoft (MCDM) per consentire a Windows 11 di monitorare l'utilizzo delle NPU XDNA di AMD. MCDM è un derivato del Modello di Driver per Visualizzazione di Windows di Microsoft (WDDM) progettato specificamente per processori a microchip di calcolo come un NPU. Secondo AMD, MCDM consente anche a Windows di gestire l'NPU, inclusa la gestione dell'alimentazione e la pianificazione simile alla CPU e alla GPU. Questo sarà importante man mano che l'adozione delle NPU cresce e diversi programmi cercano di eseguire contemporaneamente sull'NPU.
Se l'implementazione di AMD sarà simile a quella di Intel, Task Manager mostrerà l'utilizzo del calcolo e della copia dell'NPU in due grafici separati insieme alla quantità totale e condivisa di memoria che l'NPU sta utilizzando. Queste implementazioni di prima generazione non hanno memoria dedicata, quindi condivideranno la RAM di sistema. Ma se le future iterazioni implementeranno una memoria NPU dedicata, Task Manager dovrebbe mostrarlo, simile alla GPU.
AMD afferma che il monitoraggio NPU di Task Manager sarà molto importante per il futuro dell'informatica. Crede che il monitoraggio NPU possa rendere lo sviluppo del software più semplice, oltre a migliorare l'ottimizzazione dei dispositivi degli utenti, come massimizzare la durata della batteria.
Siamo ancora agli inizi del supporto NPU, ma potremmo ben vedere molti programmi assistiti da AI essere eseguiti su queste nuove unità di elaborazione focalizzate sull'IA. Il principale vantaggio delle Unità di Elaborazione Neurale è la loro capacità di accelerazione hardware localizzata, consentendo ai programmi di IA di essere eseguiti sulla macchina locale stessa (come Nvidia ha dimostrato con Chat con RTX) rispetto a una soluzione basata su cloud che può essere più lenta e rivelare informazioni riservate. Le NPU consentono anche ai carichi di lavoro di IA di essere eseguiti in ambienti in cui non c'è connessione internet, o dove il servizio internet è intermittente o non affidabile.
AMD è già alla sua seconda generazione di architettura NPU denominata XDNA2. La prima implementazione è stata lanciata con i processori Ryzen 7040 Phoenix di AMD nel 2023, con una potenza di 10 TOPS (teraoperazioni INT8). La versione XDNA2 di AMD è tre volte più veloce e arriva nei nuovi processori mobili Ryzen 8040 della serie Strix Point. Anche le APU desktop Ryzen 8000G di AMD presentano la sua NPU, ma sono tutte basate sulla vecchia architettura Phoenix di AMD con il suo chip di prima generazione XDNA.