I processori Ericsson basati sul nodo di processo 'Intel 4' battono Meteor Lake nella distribuzione
IDM 2.0 sta finalmente ottenendo risultati.
Il più grande cliente di Intel in ambito di fonderia al momento è probabilmente Ericsson, un'azienda specializzata in chip di rete e 5G. I nuovi processori RAN Compute di Ericsson utilizzano il nodo di processo Intel 4, lo stesso nodo utilizzato per la futura CPU Meteor Lake di Intel, e sembra che Ericsson abbia battuto Intel sul mercato. Questa nuova partnership è l'ultima buona notizia per la strategia IDM 2.0 di Intel, che mira a diventare la seconda migliore fonderia al mondo entro il 2030, con TSMC al primo posto.
Secondo i test interni di Ericsson, i suoi chip RAN Compute realizzati con Intel 4 utilizzano 'dal 30 al 60 percento in meno di energia rispetto ai benchmark del settore'. Questa informazione non è così utile come un confronto tra chip, ma il messaggio di Ericsson è abbastanza chiaro: i suoi nuovi processori sono molto efficienti. Si intuisce che Intel 4 sia una delle ragioni chiave per cui questi chip sono così efficienti, ma il comunicato stampa di Ericsson non lo afferma esplicitamente.
I nuovi chip offrono anche prestazioni notevolmente migliorate, con i processori ad alta capacità 6672 e 6372 che hanno quattro volte la capacità dei loro predecessori. I router orientati all'efficienza 6678 e 6671 aggiungono anche la tecnologia AI, che è stata la parola chiave tecnologica del 2023. Ericsson si vanta anche della sua architettura Open RAN, che mira a rendere le reti meno proprietarie, più aperte e in grado di funzionare con una varietà di chip server, che siano basati su x86, ARM o altro.
Anche se AMD è piuttosto scettica sul business IFS di Intel e sulla sua capacità di avere successo, questa partnership tra Ericsson e Intel è una chiara vittoria per Intel. Inoltre, ha vinto un contratto con un'azienda di difesa per i chip 18A nel 2021, un ordine da parte di un grande cliente di data center per fabbricare processori con il nodo Intel 3 a gennaio di quest'anno, e lo scorso aprile ha addirittura siglato un accordo con Arm per fabbricare chip per smartphone con il processo 18A. Se IFS continuerà a dare frutti, Intel potrebbe essere in ottima forma nei prossimi anni.